Le persone si formano un opinione sul loro corpo molto presto. Vari studi hanno dimostrato che, già a tre anni, i bambini iniziano a preoccuparsi di non diventare “grassi”, e circa metà delle ragazze dai sei ai dodici anni comincia a “lottare” con la bilancia.
Che siano maschi o femmine, i “piccolini” assorbono determinate idee sul loro corpo e sul loro aspetto non solo dai componenti delle rispettive famiglie, ma anche da amici, insegnanti, tutor e, naturalmente, dai media. Tutte queste impressioni vanno poi a combinarsi con la loro struttura fisica e la loro mente e influenzano la percezione che hanno di sè.
I ragazzini che sono vittime di bullismo, che vengono costantemente presi in giro o criticati per il loro aspetto hanno maggiori probabilità di sviluppare una immagine corporea di sé negativa, e questo vale anche per quelli che subiscono abusi o che hanno dei problemi di salute che influenzano il loro aspetto. Anche i genitori hanno un notevole ascendente sullo sviluppo dell'immagine corporea dei loro figli. Essi notano e capiscono quando il loro papà o la loro mamma si mettono a dieta, si guardano accigliati allo specchio o si rifiutano di mettersi un costume da bagno e giocare con loro in piscina.
Con l’adolescenza i cambiamenti fisici, tipici di quest’età, possono contribuire ulteriormente ad accrescere i problemi legati ad una distorta immagine corporea, tanto è che, per esempio, la grande maggioranza delle persone con disordini alimentari ha tra i 12 e i 25 anni.
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